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Imu: ritardo per l’acconto da saldare

L’acconto dell'Imu, sulle abitazioni principali di lusso e di pregio, è scaduto il 16 giugno 2014, per chi non avesse rispettato la scadenza, è possibile pagare anche ora con sanzioni e interessi proporzionati a seconda dei giorni di ritardo.

Al contribuente viene permesso di pagare le imposte dovute anche dopo la scadenza, insieme a sanzioni e interessi. Il ravvedimento può essere di tre tipi: “ravvedimento sprint” se l’imposta è pagata entro 14 giorni dalla scadenza fissata, quindi dal 17 ed entro il 30 giugno 2014, pagando una mini sanzione dello 0,2% per ogni giorno di ritardo; “ravvedimento breve” se l’imposta è pagata dal 15esimo fino al 30esimo giorno successivo alla scadenza (dal 1° al 16 luglio 2014), la sanzione è pari al 3%; “ravvedimento lungo” in caso di pagamento entro un anno dalla scadenza fissata (entro il 16 giugno 2015), con la sanzione al 3,75%. Alle sanzioni si applicano sempre gli interessi legali all’1% annuo.

Dopo oltre un anno e fino a 3, la sanzione sale al 5%. Per mettersi in regola con il pagamento, il contribuente è meglio se paga spontaneamente l’imposta con le sanzioni e gli interessi, prima che l'Agenzia delle entrate si accorga del mancato o tardivo pagamento e non lo contesti al contribuente. Il pagamento avviene sempre utilizzando il modello F24, barrando la casella “Ravv”.

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