Novità che riguardano l'edilizia sono introdotte nel decreto Sblocca Italia, convertito in legge lo scorso 5 novembre. Una di queste riguarda le infrastrutture digitali dei nuovi edifici che potranno beneficiare dell'etichetta di “edificio predisposto alla banda larga”.
Altra novità riguarda la manutenzione straordinaria degli edifici che non dovrà alterare la volumetria complessiva degli immobili.
La legge introduce semplificazioni in merito a:
- modifiche interne ai fabbricati d’impresa senza titolo abilitativo a condizione che non riguardino le parti strutturali;
- interventi conservativi sugli edifici esistenti, riqualificazione delle aree e compensazione in alternativa all'espropriazione;
- installazione di pompe di calore aria-aria di potenza termica utile nominale inferiore a 12 kW senza titolo abilitativo;
- comunicazione di inizio dei lavori per alcune tipologie di interventi valida per l’aggiornamento dei dati catastali.
Mentre gli interventi di ristrutturazione edilizia saranno subordinati a permesso di costruire solo se comportano modifiche della volumetria complessiva degli edifici o dei prospetti e non più un aumento di unità immobiliari, modifiche del volume, dei prospetti o delle superfici. Quando le esigenze di urbanizzazione possono essere soddisfatte in modo semplificato, sarà consentito il rilascio di un permesso di costruire convenzionato. Per gli interventi eseguiti senza permesso di costruire o che comportano la realizzazione di un organismo edilizio integralmente diverso, ovvero l'esecuzione di volumi edilizi oltre i limiti indicati nel progetto, è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria tra 2.000 e 20.000 euro.
La Segnalazione certificata di inizio attività (Scia) sostituisce la Denuncia di inizio attività (Dia).
Sugli oneri di urbanizzazione, le tabelle parametriche regionali per classi di comuni finalizzate a stabilire gli oneri suddetti dovranno relazionarsi anche a nuovi parametri per incentivare la ristrutturazione edilizia.
Ultime due novità: il mutamento d'uso urbanisticamente rilevante dell'immobile o della singola unità immobiliare diversa da quella originaria e il regolamento unico edilizio, che Governo, Regioni e autonomie locali dovranno adottare allo scopo di semplificare e uniformare le norme e gli adempimenti.
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