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Restauro e rivelazione dell’antico con l’architettura contemporanea

Antico e nuovo, è il processo ideale seguito dagli architetti Andrea Bruno, vincitore della terza edizione ex-aequo con Tadao Ando Architect & Associates, per il Premio Internazionale "Domus Restauro e Conservazione 2012", nella sezione Opere realizzate, promosso dal Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara, all'interno del progetto di iniziative e formazione e dall’esperienza maturata attraverso il prestigioso “Premio Internazionale Architettura Sostenibile Fassa Bortolo”. Premiato il restauro e il recupero dell'architettura antica di epoca georgiana dell'XI secolo della Cattedrale di Bagrati e il Restauro di Punta delle Dogana.    

L'intervento dell'architetto Bruno a Kutaisi, capoluogo della regione di Imereti, in Georgia, svolge un'azione ricostruttiva dei volumi originari, le masse fabbricative sono riproposte con materiali moderni e forme contemporanee, mantenendo l'aspetto originale del grande matroneo conservato nelle tracce perimetrali. Una visione moderna del restauro, che attraverso la valorizzazione delle tracce antiche, evidenzia l'intervento contemporaneo che si traduce in materiali a contrasto con quelli antichi. Il metallo sostiene e sembra nascere dalla pietra in una fusione che accentua la diversità tra nuovo e antico, in forme complementari e armoniche. Un'operazione critica, che l'architetto Bruno, determina nella convivenza tra due epoche diverse e complementari nella riuscita del complesso architettonico.

Gli interventi architettonici presentati mirano al recupero di edifici storici, il restauro di Punta della Dogana a Venezia, si presenta come un atto rivelativo delle volumetrie originarie, costruite in epoca settecentesca e trasformate nell'800. Il risultato è ottenuto dall'eliminazione delle tramezzature e dei solai laterocementizi. L'architetto opera in modo personale nell'edificio con l'inserimento di un corpo a forma di cubo nella corte centrale. Recuperati i setti murari, l'interno dell'edificio tessuto da tramezzi, restaurato da un'équipe di restauratori, e risollevato da un nuovo utilizzo dell'illuminazione che si alterna tra luce naturale e artificiale.



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