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La detrazione Irpef sui mobili

In materia di Eco-bonus, il decreto legge 4 giugno 2013, n.63 ha previsto la detrazione fiscale per i mobili al 50%. La detrazione Irpef va inserita nella prospettiva della ristrutturazione edilizia rivolta alle spese di acquisto dei mobili, o destinati all'arredamento dell'immobile ristrutturato. L'agevolazione prevede la ripartizione di 10 quote annuali di pari importo calcolata su una spesa massima di 10.000 euro. Con proroga al 31 dicembre 2013, la detrazione Irpef sulla ristrutturazione in materia di eco-bonus, è destinata a coloro che hanno avviato una ristrutturazione dell'immobile a partire dal 26 giugno 2012, a cui segue l'acquisto di arredo dichiarato e poi detratto del 50% sull'importo di spesa sostenuta. La spesa per l'acquisto di mobili è restituita della metà, attraverso il pagamento con bonifico, di cui banche e poste saranno intermediarie trattenendo il 4% a titolo di acconto, cifra recuperata l'anno successivo. L’obbligo di indicare in fattura il costo della manodopera è stato soppresso dal decreto legge n. 70 del 13 maggio 2011. Attualmente sul termine mobili, non ci sono chiarimenti da parte di Agenzia delle Entrate su quali siano nello specifico gli arredi che possono usufuire della detrazione Irpef. Al momento la definizione pone anche la domanda sulla decorrenza del provvedimento e la sua concreta applicazione, che trova riscontro nella data posteriore al 6 giugno, ovvero il 1 luglio, primo giorno della proroga per l’estensione ai mobili. I lavori di ristrutturazione per i quali spettano le agevolazioni fiscali sono quelli elencati nell’articolo 3 del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, approvato con Dpr 6 giugno 2001, n. 380 e successive modificazioni. La detrazione spetta, inoltre, per: • l’eliminazione delle barriere architettoniche, aventi a oggetto ascensori e montacarichi (ad esempio, la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione) • la realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia adatto a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap gravi (articolo 3, comma 3, della L. 104/1992) • l’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi • l’esecuzione di opere volte a evitare gli infortuni domestici • le spese sostenute per la ricostruzione o il ripristino di un immobile danneggiato a seguito di «eventi calamitosi» (previa dichiarazione dello stato di emergenza). (Fonte: Agenzia delle Entrate)

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Bonus Mobili 2023

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