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Muse, il nuovo Museo delle Scienze di Trento firmato Renzo Piano

Sarà inaugurato il prossimo 27 luglio il Muse, il Museo delle Scienze di Trento, con la firma di Renzo Piano. Attivo, attrattivo e memorabile, la sua forma è un'orma di dinosauro, il racconto dell'evoluzione dell'uomo nell'ambiente che lo circonda, un ghiacciaio delle Alpi, un bosco interattivo e una serra tropicale, la geologia delle Dolomiti e la storia della vita, testimonianze delle biodiversità, della convivenza di sistemi naturali differenti che convivono nel prezioso contesto chiamato Pianeta Terra, che non si limita alla celebrazione della natura ma nella ricerca continua dell'equilibrio possibile tra scienza, natura e società. L'acronimo Muse, nasce dalla parola museo, per indicare il valore dell'istituzione come luogo di conoscenza e di dimensione sociale d'incontro e dialogo per la valorizzazione del territorio locale e di discussione su temi globali. Il Museo è frutto di un investimento sostenuto dalla Provincia Autonoma di Trento, un edificio sostenibile che accoglie il pubblico attraverso l'interattività degli strumenti multimediali, aperti a tutte le età. Territorio di conoscenza scientifico tecnologica dell'uomo per una visione di sviluppo nell'ambito di progetti di sostenibilità ambientale. Si erge nel Museo Tridentino di Scienze Naturali, istituito nella metà del 1800 per diventare da museo civico a istituto di museo naturalistico e di conservazione negli anni seguenti. Nel 1964 diventa con il supporto della Provincia di Trento, istituto di ricerca scientifica e supporto alla sperimentazione di nuovi programmi col pubblico attraverso mostre ed eventi culturali. Tutto poggiato sull'architettura di R.Piano, musa ispiratrice dell'edificio la montagna, in una superficie netta complessiva di 12.600 mq, la struttura è inserita nel contesto montano e composta da più piani, a significare una vetta da scalare, che ha come tema principale la flessibilità e la complessità funzionale inserita in un contesto naturalistico che si pone come polo culturale. Al suo interno spazi per funzioni commerciali e residenziali, in una pianta che si sviluppa in due livelli interrati e 5 livelli fuori terra. Elemento scenografico è lo specchio acqua, su cui l'edificio è adagiato, un moltiplicatore degli spazi pieni e vuoti di cui l'edificio è costituito per terminare nelle grandi falde della copertura. L'impianto per la fornitura di energia è stutturato con l'utilizzo di celle fotovoltaiche e pannelli solari, un attento studio dell'illuminazione per favorire la temperatura naturale e l'irraggiamento della luce ottimale in estate e in inverno. Il consumo dell'acqua è ridotto al 50% con l'utilizzo di acque piovane per i servizi igienici che alimentano la serra, gli acquari e lo specchio d'acqua che contorna l'edificio. I materiali per la costruzione sono di provenienza locale, in prevalenza legno, di cui la scelta di bambù di produzione italiana per la pavimentazione delle aree espositive. Muse ha ottenuto nella certificazione Leed (Leadership in Energy and Environmental Design), il livello Gold e la denominazione di Zero Gravity, con la quale l'architetto intende un modo integrato di realizzare gli apparati espositivi caratterizzati da un effetto trasparenza e immaterialità attorno al quale ruotano gli allestimenti. Le aree di Muse permanenti sono ai rispettivi piani: +5 Terrazza +4 Alta quota, Vetta +3 Alpi e ambiente montano, Discovery room +2 Geologia delle Dolomiti, Protezione civile, Mostre temporanee +1 Preistoria alpina e sostenibilità, Fablab & Show room on innovation 0 Ingresso, Area bambini Maxi Ooh, Science centre -1 Evoluzione, Biologia, Serra tropicale

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