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La ‘pajara’ di Luca Zanaroli

 Nelle campagne di Morciano di Leuca, nel basso Salento, fra fichi d’india e labirinti di muretti a secco, l’architetto Luca Zanaroli ha recuperato una “pajara”, antico trullo, testimone della civiltà contadina.
 Luca Zanaroli racconta così la scoperta del suo rifugio nell’entroterra del salento, in un territorio ancora ‘intonzo’ .

La monumentalità del luogo non tanto per un particolare valore architettonico (si trattava a dire il vero di di una costruzione povera), ma per la sua forza espressiva, che rappresenta in toto la cultura del territorio ed è per questo che la costruzione a mantenuto invariato il suo animo.
L’edificio costruito in pietra a secco e composto da due corpi di fabbrica di epoche diverse attaccati ma non comunicanti. Il più vecchio, “pajara”, del diciottesimo secolo a pianta circolare con volta a cupola. Veniva utilizzato tutto l’anno come deposito di attrezzi e legnaia. Alla fine del 1800 gli fu costruito addosso un fabbricato più ampio “làmia”, di forma troncopiramidale e a pianta quadrangolare con volta a botte, utilizzato come riparo e abitazione stagionale dai contadini. Spesso, come in questo caso, un grande forno veniva costruito addossato alla costruzione.

L’edificio era trascurato in uno stato fatiscente .Il forno era in parte crollato ed erano presenti efflorescenze dovute ad infiltrazioni. Ma l’anima del manufatto era ancora fortemente presente.
Nel volume del forno è stata ricavata la cucina. Mentre per i servizi è stato aggiunto un ampliamneto tecnico.La muratura portante è stata aperta nei punti di unione dei volumi una sorta di fusione tra i corpi per permetterne il passaggio e la comunicazione diretta.

Lo spazio come connubio tra luce e aria
forme pure e materiali neutri fanno dell’ambiente ridisegnato un ambiente apparentemente naturale, come se fosse sempre stato concepito con questa distribuzione.

Gli elementi inseriti all’interno del progetto ne connotano un carattere essenziale e di ricercatezza estetica.

Gli infissi stessi in acciaio verniciati a polvere epossidica di colore bianco, incassati nella muratura minimizzano al massimo la loro presenza. Sia iI pavimenti di malta cementizia che gli intonaci realizzati con calce e polvere di tufo, hanno il compito di convogliare la luce ovettata e naturale che entra dalle piccole aperture.

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Provenienza della fotografia shutterstock

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