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Colè Gallery a Milano: tra design, ricerca e alto artigianato

Colè Gallery è un nuovo modello di rete basata su consonanze di gusto e chiare affinità elettive, ma anche, soprattutto, sulla condivisione di spazi, allestimenti, strategie di comunicazione e risorse. Lo showroom milanese in via San Calocero presenterà, a partire dalla Design week, le novità di Colè Italian Design Label, Tato, Roberta Licini e Daniela Vismara.   Il progetto è di Matteo De Ponti e Laura Macagno, fondatori di Colè Italian Design Label, con Francesca De Ponti, giornalista e strategic consultant per diverse aziende del settore design. Colpisce l’emergere di nuove realt che, a dispetto della crisi, tornano ad investire sulla qualità delle idee, sulla scelta delle materie prime, sui processi di lavorazione. "Penso ai mobili - dice Francesca - di Colè, ma anche alle coperte ad intarsio di Roberta Licini, ai gioielli lavorati a sbalzo di Daniela Vismara…”. Si parte con Colé Italian Design Label, un giovane marchio del design italiano che ha già ottenuto importanti riconoscimenti a livello internazionale, tra cui Le Palmarès de l’ArchiDesignClub by Muuz. Fondato da Matteo De Ponti e Laura Macagno, propone un nuovo modo di fare design, basato su una sofisticata ricerca espressiva e su un’inedita collaborazione tra tutti i protagonisti della catena produttiva. Roberta Licini proviene invece dal mondo della moda. Da poco approdata al design, proporrà una mini-collezione di plaid, cuscini e coperte realizzate in 100% lana cardata. Filo conduttore della sua ricerca è una profonda passione per l’arte che si traduce in un sofisticato esercizio di rapporti spaziali, ritmi e campiture ottenute mediante la tecnica dell’intarsio, dello jacquard e della lavorazione punti. Ne deriva un progetto creativo in movimento, dove ogni pezzo vuole essere un soggetto armonico da vivere. Lampade iconiche, "che sembrano uscire da frammenti delle memoria", sono gli oggetti di Tato, giovane azienda di illuminazione fondata da Filippo Cristina; pezzi realizzati con materiali nobili e maestrìa artigianale. Infine, parliamo delle creazioni di Daniela Vismara, architetto. Trasferitasi ad Atene all’inizio degli anni Novanta, rimane affascinata dalla modernità di alcuni manufatti, dagli oggetti di uso quotidiano ai monili, ed entra in contatto con le più antiche tecniche di lavorazione dei metalli. Rientrata in Italia, avvia una ricerca sul tema dei gioielli-scultura. Le immagini archetipiche assimilate visitando i siti archeologici della Grecia tornano a vivere, nelle sue mani, in anelli, pendenti e collane che si relazionano con chi li indossa nei modi più diversi. Realizza per lo più pezzi unici, o in serie limitata, in bronzo, argento e rame.  

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Piazza del Duomo Milano

Provenienza della fotografia shutterstock autore kavalenkava

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