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“Il Tempo Ritrovato: Storie di Architetti Ebrei”

MAXXI Architettura dedica il centro archivi a una mostra speciale che restituisce dignità e riconoscimento personale e professionale a nove storie interrotte dalle leggi razziali.

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Il 14 luglio 1938, Il Giornale d'Italia pubblicò il Manifesto della razza, firmato da 10 scienziati e professori, che avrebbe fornito l'ideologia di base per la politica razzista del regime.

Questo manifesto fu seguito dalle leggi razziali, mirate a privare sempre più i non italiani dei loro diritti.

In questa progressiva restrizione delle libertà e della cittadinanza, il 29 giugno 1939 furono promulgate altre leggi che regolamentavano "l'esercizio delle professioni da parte dei cittadini di razza ebraica".

Daniele Calabi, Angelo Di Castro, Romeo Di Castro, Enrico De Angeli, Vito Latis, Gino Levi Montalcini, Alessandro Rimini, Ernesto Nathan Rogers e Nina Livia Viterbo: questi ingegneri e architetti non furono risparmiati dalla macchina burocratica discriminatoria, venendo esclusi da concorsi o incarichi già avviati, vedendo le loro carriere stroncate all'inizio o cancellate nonostante decenni di dedizione alla professione.

Questa mostra fa parte del progetto "Architecture and Remembrance. The discrimination of architects in nazi-fascist regimes".

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Maxxi

Provenienza della fotografia shutterstock

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