“Rinascita”, il design che ha fatto storia in mostra ad Asti

Tempi lontani e diversi. Ma la strada da seguire per il rilancio sarà (forse) la stessa. Ad Asti è in corso la mostra "Rinascita" che illumina le storie tricolori vincenti del Dopoguerra, o meglio, "Storie dell'Italia che ce l'ha fatta". L'esposizione rimarrà aperta fino al prossimo 3 novembre e si snoderà lungo tre storici palazzi ubicati nel centro storico della città piemontese (Palazzo Mazzetti, Palazzo Alfieri, Palazzo Ottolenghi) visitabili in un unico percorso urbano. "Rinascita", coordinata da Davide Rampello, è un excursus storico (dal 1945 al 1969) su tutte le aree culturali e le correnti artistiche che, grazie al loro spirito innovativo, hanno contribuito a far cambiare marcia a un Paese all'epoca deciso a rimboccarsi le maniche. Naturalmente non poteva mancare il design, vanto storico del "Made in Italy" e settore che ha avuto un rapido sviluppo proprio negli anni del Dopoguerra. Già, quello era un periodo dove sbocciavano brevetti e idee che più che oggetti sembravano opere d'arte. Perchè poi fa lo stesso, guardare una scarpa di Ferragamo o il packaging di un cartone di una marca di pasta passando per oggetti che hanno cambiato la nostra quotidianità come le televisioni o le radio firmate da Brionvega ma anche una semplice penna (per non parlare della moda) è un tutt'uno, ciò che cambia è la forma dell'espressione ma non il contenuto. Linee nuove si abbinavano a inedite concezioni persuasive dinamiche e prorompenti. Un'onda d'urto di freschezza e novità contagiate dall'entusiasmo di ripartire che ha lasciato il segno nel mondo, consacrando in grande stile l'artigianato di qualità della Penisola. Certo erano anni di espansione e di ricostruzione in tutti i sensi. Il panorama urbano è stato travolto dall'ondata di nuove case che hanno rimodellato città semi - distrutte. Non sempre con risultati pregevoli, questo è chiaro (e continua ancora oggi ad essere così). Ma, messi in luce pregi e difetti di un'epoca storica, rimane il dubbio che forse l'Italia non ha sfruttato a pieno il vigore di questa creatività che ha ammaliato il mondo. E il problema attuale della mancanza di valorizzazione del  "Made in Italy" lo dimostra appieno.

Provenienza della fotografia shutterstock autore Tinxi

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