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Sul tavolo degli Eco-bonus anche i mobili

Con l'approvazione definitiva dell'Eco-bonus, è prevista oltre alla detrazione IRPEF dell'imposta lorda pari al 65 per cento per gli interventi di miglioramento sull'efficienza energetica degli edifici con proroga dal 1° luglio 2013 fino al 31 dicembre 2013 o fino al 30 giugno 2014, quest'ultima solo per le ristrutturazioni importanti dell’intero edificio, un'ulteriore proroga, confermata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal ministro dei Trasporti Maurizio Lupi. Per la cifra massima di 10 mila euro destinata all'arredo di un immobile oggetto di ristrutturazione, compresi mobili e cucine, è previsto uno sgravio fiscale del 50 per cento pari a 5 mila euro. La riqualificazione in chiave energetica è da intendersi anche per le ristrutturazioni che prevedono l'adeguamento antisismico che possono beneficiare della detrazione al 65 per cento, intendendo per adeguamento la messa in sicurezza delle parti strutturali dell'edificio già esistente. Il decreto si applica anche a chi opera nelle strutture della pubblica amministrazione, entro il 31 dicembre 2018 infatti dovranno adeguarsi ai sistemi in cui è previsto il rilascio di una certificazione energetica che illustri i costi e il miglioramento degli stessi. La cifra da recuperare per gli ecobonus, ammonta a 200 mila euro, come spiega il ministro per l'Economia Saccomanni, di cui 125 mila è la cifra possibile da realizzare attraverso l'innalzamento dell'Iva dal 4 al 21 per cento per i prodotti non editoriali che vengono venduti insieme a quelli editoriali. Si calcolano inoltre entrate nelle casse dello Stato di 104 mila euro l'anno, previste dal nuovo regime Iva per le bevande e alimenti venduti nei distributori, a partire dal 2014.

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