Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Riapre il Museo Van Gogh di Amsterdam

L'arte è energia, e non solo in termini filosofici ma soprattutto nelle sue potenzialità per l'avvenire. Un salon in chiave contemporanea, che ospita il più rivoluzionario pittore del colore e della sensazione dentro uno spazio innovativo. Così l'energia e l'arte convivono, accolte entrambe in una struttura stellare. Ci riesce l'architettura, con la ristrutturazione del Museo Van Gogh ad Amsterdam. Un'opera d'arte museale che ospita milioni di visitatori ogni anno, festeggia i 160 anni dalla nascita del celebre e visionario pittore olandese, Vincent Willem van Gogh, con una retrospettiva sulla sua vita e le sue opere, la sua attività di pittore e disegnatore, attraverso i luoghi dove ha vissuto, fotografie, lettere, e gli artisti che ha influenzato nei secoli avvenire. La ristrutturazione per rendere l'edificio ecosostenibile è iniziata nel 2010, grazie allo stanziamento di fondi di aziende private, cittadini e fondazioni. Messo a punto un sistema di condizionamento geotermico, realizzato per fissare la tempertura ideale per ogni sala, attraverso la costruzione di celle scavate a 160 metri di profondità. Coperta la struttura per 1500 metri quadrati di superficie, con un nuovo tetto isolante. Ma la ristrutturazione non è finita, infatti tempo e soldi sono già previsti per la costruzione dell'edificio d'ingresso. Elevati standard di efficienza energetica in una struttura costituita da due edifici, il principale progettato da Gerrit Rietveld, aperto nel 1973, e l'Ala Fiera progettata da Kisho Kurokawa, completata nel 1999. Il museo è un'opera complessa, costruita nel corso degli anni, il completamento della struttura principale firmata da Rietveld, fu completata nel 1964 da J. van Dillen e J. van Tricht. Per ricalcare il disegno originale, la pianta dell'edificio e la zona d'ingresso, sono stati riadattati dagli architetti van Goor e Huijten alla fine degli anni '90. Nello stesso periodo, gli stessi architetti, costruiscono il nodo, il passaggio che collega la struttura vecchia alla nuova. Un collegamento, un ponte per congiungere le zone prima separate, illuminate dal design francese di George Berne. Due strutture diverse e congiunte, la modernità e l'approccio funzionale del movimento De Stijl di Rietveld nell'edificio principale, geometrico e luminoso. L'Ala destinata all'esposizione, firmata dal giapponese Kurosawa, rappresenta l'opposto. Una forma ellittica, in simbiosi con la forma geometrica di Rietveld, riscrive i principi filosofici per l'unione tra Oriente e Occidente. Un dialogo artistico, contenuto in una struttura ecosostenibile, che si affaccia nella Piazza dei Musei, ristrutturata dal paesaggista svedese Andersson, costituita da un parcheggio sotterraneo e da spazi verdi che si aprono alla città con la prerogativa di creare un luogo d'incontro tra le persone. Per info: info@vangoghmuseum.nl

Hai trovato interessante l’articolo “Riapre il Museo Van Gogh di Amsterdam”?

All’interno delle pagine del portale, puoi trovare numerose news ed altri contenuti di approfondimento relativi al mondo dell’architettura, arredamento e design ed, in modo particolare, alle tematiche: Architettura.
Buona lettura!

Galleria Mostra

Provenienza della fotografia freepik autore Freepik

Le fotografie appartengono ai rispettivi proprietari. Ad culture: portale di informazione su architettura e design non rivendica alcuna paternità e proprietà ad esclusione di dove esplicitata.
Vi invitiamo a contattarci per richiederne la rimozione qualora autori.