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Una giornata al Fuori Salone 2013: zona Brera

Finalmente Milano si colora, da fredda e nebbiosa come l’avevo lasciata all’ingresso per la Triennale, trovo alla mia uscita uno splendido sole che mi accompagna per tutta la giornata per le vie di Brera in occasione del Fuori Salone. Per chi non conosce Milano, questa zona è tra le più artistiche, in cui ogni tanto tra palazzi moderni, appaiono chiese trecentesche, un po’ costrette tra mura moderne, ma che stanno lì a ricordare la storia di questo quartiere. Brera, ha l’atmosfera magica di una zona dove si sono consumate le idee diventate poi quadri, sculture e libri. Eretici e umiliati erano i fondatori, il palazzo di Brera, da cui prende il nome il quartiere, è stato simbolo di un ordine, l’ordine religioso lombardo degli Umiliati, che si contrapponevano alla “Milano bene”, in chiave clericale ovviamente, per avvalersi di una vita semplice alla conquista dei valori spirituali. Dopo la soppressione del movimento degli eretici, passa ai gesuiti fino alla fondazione dell'Imperatrice Maria Teresa d’Austria del palazzo che divenne l’Accademia di Brera, il cui scopo principale era "sottrarre l'insegnamento delle belle arti ad artigiani e artisti privati, per sottoporlo alla pubblica sorveglianza e al pubblico giudizio". E un po’ come Maria Teresa decido di esplorare con mio sommo giudizio le opere che i nostri artigiani milanesi hanno esposto per l’occasione. Itinerario stabilito: via Brera, poi via Solferino e Milano Porta Nuova. Con cartina in mano e macchina fotografica, scelgo come prima tappa il negozio di Calligaris, una vetrina succulenta di sedie, parte del progetto curato da PS in collaborazione con Stephen Burks per celebrare il 90esimo anniversario della celebre maison. “Marocca” chair, prevede la trasformazione di una sedia moderna con la tecnica dell’impagliatura. Una tecnica antica che diventa la chiave di lettura del concetto di sedia in relazione tra passato, presente e futuro. Una sedia simbolo dell’allontanamento dalla costruzione del design di massa, presentata all’interno di un’installazione, di cui protagoniste sono le corde appese, da cui s’intravedono le sedie nelle sue variazioni. Raggiungo via Brera, popolata da studenti dell’Accademia, che seguo fino all’arrivo nel cortile in cui sono esposte le opere di Chiaramonte Marin. Con Marcel, una sedia caratterizzata dalla possibilità di una doppia visione, una seduta sopra ad un piedistallo che propone una visione naturalistica. Musicale e armonica, in cui il cerchio come un cappello sembra rivelare un segreto e fa da risonanza del paesaggio fotografato. Altro cortile, altro palazzo, in cui trovo decisamente la primavera, una collezione dedicata all’arredamento da giardino e più avanti con AK47, l’esclusive creazioni dedicate al fuoco. La prima impressione è di trovarsi di fronte ad oggetti che s’ispirano alle tribù, ai fuochi all’aria aperta che si trasformano in una ricerca particolare nell’utilizzo di materiali semplici ma innovativi con la caratteristica dell’assemblamento per favorirne il trasporto. Dal legno e ferro che si ritrova a sostegno del marmo, le cucine e i bagni di Boffi. Un sistema di contenitori base e modulari impreziositi da piani di marmo imponenti. Continuo il viaggio nelle superfici, con Salvatori &Design e la collezione di Piero Lissoni, nella sua home spirituale, essenziale e pulita, dove lo spazio acquista una valenza filosofica. Saliamo le strette scalette, per capire la convivenza possibile tra gli opposti. A contrasto le forme dei complementi d’arredo e i materiali, legno e ferro, vetro e ceramica, che hanno in comune una forma dolce a contrasto con le superfici taglienti dei tavoli. Esco e mi dirigo in via Solferino, direzione Ordine degli Architetti che ospitano la mostra di Zanuso e la Sacea Recharging zone. Il quesito, “Dove ti ricarichi quest'anno?” è giusto, concreto e il risultato ottimo. Allestita una zona incentrata tra creatività, industria e artigianato dall’azienda Sacea, che mette a disposizione uno spazio free WiFi con pc pronti all’uso per navigare, per ricaricare pc e tablet, e sofa gonfiabili per riposarsi. All’interno dell’Ordine, la mostra di Zanuso, e il suo design industriale, con la toilette automatica, la macchina da cucire, il televisore Doney, il telefono Grillo, e tutto il design applicato all’uso di oggetti comuni. Finale di giornata, Milano Porta Nuova, vicino alla stazione Porta Garibaldi una performance tutta all’insegna della moda, con Abc mannequins, un’intera area dedicata all’arte della simulazione, interprete della giornata una modella a disposizione di uno scultore per un calco, esposto in ricordo della giornata della design week. Un divertente finale all’insegna del trucco e parrucco, che mi porta direttamente verso la stazione, per raccontare come promesso la visione tutta personale di un evento dal sapore artistico.

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Brera District Milano

Provenienza della fotografia freepik

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