Opel festeggia mezzo secolo del Design Studio di Rüsselsheim

Opel festeggia i 50 anni di storia del Design Studio di Rüsselsheim. Correva l'anno 1964 quando i colori e le funzioni delle vetture del marchio iniziarono ad essere sviluppati e decisi in questi uffici. “E’ più facile entrare a Fort Knox che nell’N10” disse allora un funzionario interno. Famosa per la sua segretezza, la struttura all'epoca era all'avanguardia sia per le dimensioni ma anche per essere tra le poche realtà che non si rivolgeva a professionisti esterni per lo sviluppo e il design delle nuove concept car. L’idea di aprire un centro stile di Opel fu decisa dalla casa madre americana, la GM, che lavorava già da anni sullo stile e la forma capendo in anticipo l'importanza che il design ha in una vettura. La prima concept car di richiamo era stata presentata ancora prima: la Art & Color Section fondata nel 1927 e guidata da Harley Earl aveva preso il nome di GM Styling nel 1937, e solo un anno dopo GM presentò la Buick Y-Job che risulta essere la prima vera concept nella storia dell’automobile. I lavori assegnati al centro stile di Rüsselsheim non riguardavano soltanto lo sviluppo del linguaggio stilistico dei nuovi modelli ma anche lo studio dei veicoli futuri. Il Design Studio Opel si affermò presto in Europa attirando i talenti più brillanti del settore: Anatole Lapine, Erhard Schnell, George Gallion, Charles M. ‘Chuck’ Jordan, Herbert Killmer, Chris Bangle, Murat Nasr e Hideo Kodama. Molti passarono ad altri costruttori durante la loro carriera quando gli altri marchi fondarono i propri studi di design anni dopo. A un anno dall'inaugurazione la Opel Experimental GT è stato il primo "colpo" realizzato dal giovane e impegnato team. Presto arrivarono altri modelli simbolo: la Opel CD, la GT2 con le portiere scorrevoli del 1975 e la Tech1, con il famoso Cx di 0,235. Il lavoro prosegue anche oggi: l'ultima creazione è stata presentata al Salone di Francoforte 2013, la Opel Monza Concept.

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