Un sistema oggettivo di valutazione, così sostiene debba essere il Consiglio Nazionale degli Architetti, l'introduzione dei parametri per i compensi nei casi di controversie, emanato con il decreto del DM 140/2012.
Un nuovo sistema di valutazione che i giudici utilizzano per determinare i compensi relativi in caso di controversie. e amncato pagamento del cliente. Il giudice chiamato a valutare la congruità dei compensi, farà così riferimento ai parametri del decreto introdotto, stabilendo congrua la stessa parcella richiesta dal professionista se fa riferimento allo stesso parametro. Un sistema di calcolo non vincolante, ma che utilizza un riferimento ragionevole per le liquidazioni giudiziali e per la salvaguardia del contratto. Il decreto prevede inoltre che in caso di liquidazione giudiziale, il giudice può decidere di aumentare o diminuire fino al 60% il compenso, secondo i fattori che determinano tale decisione.
Questo decreto è stato introdotto con l'abolizione della tariffa professionale e con l'obbligo di redigere un contratto per calcolare il compenso con il cliente. Le vecchie tariffe sono ormai abrogate, e la scelta del compenso non ha vincoli, se non quelli di essere accettati con chiarezza dal committente dei lavori. Il professionista può sempre utilizzare come esempio le ex tariffe per i lavori privati (legge 143/1949) o per i lavori pubblici (DM 4/4/2001), senza doverle utilizzare o citare.
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