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L’aria che si respira al Fuorisalone

Trasportati anche noi di Ad Culture dall'onda dello tsunami del Fuorisalone abbiamo constatato una zona Brera più formale e una zona Tortona più informale, Brera l'aristocratica e Tortona la borghese, Brera l'artista intellettuale e Tortona il designer creativo, e così via con i parallelismi... Respirando l'energia mista a euforia che sprigiona Milano, nel ruolo di una vera capitale europea, in questi giorni dove arte, architettura e tanto design invadono strade e interi distretti a loro dedicati, siam partiti, nel fine settimana, da zona Brera per poi prendere la metro e risalire in superficie in zona Tortona seguendo la fiumana di gente che percorre il ponte di ferro con alle spalle la stazione. Negli spazi pubblici dell'Accademia di Belle Arti di Brera abbiamo ammirato le "Eccellenze illuminate" del design fotografate da artisti, allievi di Franco Fontana, e raccontate sotto una nuova luce come vere opere d'arte. Qui ci siamo riposati tra il verde all’Orto Botanico, dove la Lissoni Associati ha ideato il Giardino geometrico (Living Divani). Dislocato nello storico quartiere di Brera, lo showroom dell'"ottantenne" Boffi ha presentato tante novità in tema di bagni e cucine. Entrando da via Solferino, ai visitatori è stata offerta una visione d'insieme dell'intera collezione in un allestimento, progettato e realizzato da Piero Lissoni, che ricalca le caratteristiche di loft milanese con alcuni interventi studiati appositamente come la scala che collega i due piani. Questa location è divenuta ormai punto di riferimento imperdibile per architetti e designer accorsi in questi giorni a Milano da tutto il mondo. Lasciando gli ambienti illuminati e profumati ad hoc di Boffi con tanto di sottofondo musicale e una visita alla Mediateca, ci siamo diretti ancora una volta verso il centro creativo di tutto il Fuorisalone, dislocato tra via Tortona e Savona, che come sempre ha proposto vari laboratori, sperimentazioni e installazioni. Di una Milano così non andrebbe infatti perso nemmeno un angolo, uno spazio. Tra una petizione e una Red Bull offerte per strada, siamo entrati in ogni studio e cortile interno in cui sfondi e ambientazioni mutano di volta in volta per poi perdersi nelle numerose esposizioni e installazioni di Superstudio Più, dove si è chiusa la terza edizione di Carbon Fiber design Contest, il concorso internazionale di design che prevede l’utilizzo di tecnologie innovative, come la stampa 3D e materiali tecnici quali le fibre di carbonio.

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Brera District Milano

Provenienza della fotografia freepik

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