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Decreto “del Fare” e norme edilizie in Toscana: il punto dei geometri senesi

Oltre 200 geometri senesi hanno partecipato nei giorni scorsi al seminario organizzato dal Collegio dei geometri di Siena per spiegare, insieme ad esperti del settore, le novità introdotte nella normativa edilizia dal decreto “del Fare”, convertito in legge dal parlamento lo scorso mese di agosto. Un incontro atteso da tanti professionisti della provincia senese che quotidianamente si trovano a lavorare nel campo dell’edilizia e dell’urbanistica, applicando le leggi regionali e nazionali. “Quello di oggi – spiega Paolo Parrini, presidente del Collegio dei geometri di Siena -  è un momento per fare chiarezza dopo l’approvazione del decreto voluto dal Governo. La chiarezza la riteniamo fondamentale per poter applicare bene le norme in vigore. L’occasione di oggi serve anche a fornire chiarimenti su alcune situazioni che definirei un po’ nebulose. Ad esempio, recentemente la Corte costituzionale ha dichiarato illegittima una legge regionale della Toscana, creando grossi disagi all’utenza che in alcuni casi non può fare atti di compravendita degli immobili quando ci sono difformità che non possono essere sanate. Un altro caso da tener presente – sottolinea Parrini - è la recente proposta di riforma della legge regionale 1 del 2005 che la Giunta toscana ha già approvato. A nostro avviso creerà grossi problemi, specie per la sua applicazione. C’è poi da dire che ci troveremo di fronte, tra legge e articolati, a circa 400  articoli. Decisamente troppo farraginosa e poco snella. Noi chiediamo alla Regione – conclude Parrini - di rivedere questa proposta di riforma”. In merito al decreto “del Fare”, al seminario del Collegio dei geometri è intervenuto anche il magistrato del Tar Toscana, Riccardo Giani. “Questo decreto – spiega Giani - apre ad una possibile deroga, da parte della normativa regionale, a profili che dovrebbero essere garantiti dallo stato come principi per tutto il territorio nazionale. Mi riferisco in particolare alla deroga delle distanze e alla deroga degli standard, con una norma che, se non interpretata adeguatamente, rischia di abbassare il livello del rapporto tra diritti dei privati ad edificare e garanzie  della collettività”. Distanze in edilizia, ammissione dell’agibilità frazionata degli edifici, autorizzazione paesaggistica, permessi per costruire: sono solo alcuni dei campi interessati dalle novità introdotte dal governo la scorsa estate. “Col decreto ‘del fare’ – spiega Leonardo Piochi, consulente legale del Collegio dei geometri di Siena - ci attendevamo  tutti più innovazioni e cambiamenti rispetto a quelli apportati. La parte più significativa è indubbiamente rappresentata da  un ampliamento dell’intervento di ristrutturazione edilizia, che adesso si estende alla ricostruzione dei cosiddetti ruderi e amplia la tipologia con ricostruzione e demolizione non più limitata alla fedele ricostruzione, ma anche con una diversa sagoma, pur nel rispetto del volume”. Al convegno era presente anche Lorenzo Paoli, consulente di Anci Toscana per il governo del territorio.

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Siena

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