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Chiusa un’era, se ne apre un’altra per il fotovoltaico italiano?

Il 6 luglio sono terminati gli incentivi per la realizzazione degli impianti fotovoltaici previsti dal "Quinto Conto energia" (D. m. del 5 luglio 2012) in cui è stato stabilito che al raggiungimento del costo indicativo cumulato annuo degli incentivi, pari a 6,7 miliardi di euro, sarebbe scattato l'ultimo mese delle agevolazioni per gli impianti fotovoltaici. Questo stop giunge dall'authority per l'energia elettrica e il gas. Dunque, raggiunta nelle scorse settimane la soglia di 6,7 miliardi di euro di incentivi previsti per lo sviluppo di impianti fotovoltaici, i sistemi per uso residenziale messi in esercizio dopo il 6 luglio non potranno più fruire degli incentivi. I vantaggi del conto energia continueranno invece a essere attivi fino a maggio 2014 per gli impianti di dimensioni maggiori (sopra i 12 kW). Gli esperti già annunciano che con la chiusura dell’ultimo conto energia non diminuiscono le opportunità per il consumatore e le potenzialità di sviluppo per il mercato fotovoltaico. Il passaggio alle detrazioni fiscali, prorogate al 50% per le ristrutturazioni/fotovoltaico e al 65% per la riqualificazione energetica dell’edificio, inaugura una fase importante per il mercato delle rinnovabili. Con il nuovo regime grazie al quale è possibile richiedere congiuntamente detrazioni fiscali e scambio sul posto, consente di ottenere benefici analoghi, a volte superiori a quelli garantiti dal precedente V Conto Energia. Un esempio: un tipico impianto fotovoltaico che copre il fabbisogno di una famiglia di quattro persone con buoni risultati di autoconsumo comporta un risparmio in venticinque anni che supera i 20 mila euro, circa 1.700 euro in più rispetto a quanto era possibile ottenere con gli incentivi dell’ultimo conto energia. Inoltre le pratiche amministrative per accedere ai fondi dovrebbero essere ora più snelle se messe a confronto con quelle del Conto energia, abbattendo anche i costi amministrativi per operatori e utenti. Con le detrazioni non è necessario presentare alcun tipo di documentazione al GSE e anche gli impianti sopra i 12 kW non hanno più l’obbligo di iscriversi a particolari registri per ottenere il diritto agli incentivi con il rischio di spiacevoli mancate ammissioni.

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