Se cercate bene li troverete ancora in qualche angolo della vostra casa. O forse no. Ma sicuramente non li avrete dimenticati, nella vostra memoria. Oggetti che fino a qualche anno fa erano fondamentali per la nostra giornata, spesso accolti come invenzioni rivoluzionarie. E che adesso sono considerati delle semplici "nostalgie analogiche". Vi ricordate il suono di una musicassetta che si riavvolge? E del flipper protagonista dei vostri spensierati pomeriggi al bar? E che effetto faceva in automobile sentire una mappa stradale che si accartocciava? Prima degli smartphone c'era il telefono a disco. Chiamavamo da quell'apparecchio, ricordate che suono faceva? Sembra strano parlarne adesso, all'epoca della musica liquida, dei navigatori satellitari e del web. Della rivoluzione digitale.
Una significativa operazione di documentazione, tra storia e cultura pop, è stata fatta dal sito Concerve the sound che ha archiviato in un museo online un'enciclopedia di suoni scomparsi (o che stanno per farlo) insieme ai suoi oggetti. Un'operazione nostalgica che ci mostra come la tecnologia abbia stravolto in un fazzoletto di tempo, in meglio o peggio è una valutazione soggettiva, strumenti e azioni che facevano parte del nostro quotidiano. E anche i nostri sogni di quando eravamo bambini...Ricordate quanto lo avevate desiderato quel walkman?
Luca Stefanucci
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