Tanti auguri moka. Un pezzo di storia del design italiano compie 80 anni.

Quando si dice portare bene gli anni. La moka compie 80 anni e Omegna, la sua città, si prepara a rendere omaggio a uno dei simboli del design italiano più noti al mondo che porta la firma di Alfonso Bialetti. Già perchè la caffettiera con i baffi è nata sulle rive del lago d'Orta su intuizione di Bialetti che si ispirò alle donne che lavavano i panni sulla riva del lago utilizzando la lisciva che bollendo saliva in un contenitore in alto dove erano collocati i panni. Ecco, il meccanismo è stato utilizzato eliminando vestiti e detersivi e inserendo alluminio e polvere di caffè...Geniale. La forma ottagonale inimitabile e quella magia rimasta invariata da anni ha fatto della moka un cult esposto nei musei di mezzo mondo, Moma compreso. Esattamente come si dice nel calcio, ovvero squadra che vince non si cambia, anche questo oggetto non ha subito variazioni eccetto il manico passato dal legno alla bachelite. Ritornato in voga con la crisi economica degli ultimi anni in realtà la moka non è mai stata sconfitta dalle macchinette elettriche. Forse perchè cialde e pasticche sono sinonimo di ufficio, fretta e lavoro moderno. La polvere che risale dalla moka e si trasforma in liquido nero invece è un rito. E'il profumo di una vita che non cambia, è il caffè come momento di condivisione. E' la ricompensa che ripaga un'attesa. Ma soprattutto l'aspetto che trionfa della moka è la sua artigianalità, l'ingegno della provincia salito in cattedra dal nulla e diventato leggenda. Altri tempi, forse. Ma da non dimenticare. Buon compleanno cara (e mai) vecchia moka!

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