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In un’area dismessa di Milano, il nuovo museo di Giorgio Armani

A Milano prenderà vita un nuovo museo che ospiterà la collezione permanente di abiti, disegni e immagini realizzate dallo stilista più amato del made in Italy, Giorgio Armani. Lo spazio espositivo verrà realizzato nell’area, in fase di riqualificazione, dell’ex stabilimento Ansaldo in zona Tortona. Il progetto, approvato in Giunta, sarà finanziato interamente con risorse private. Giorgio Armani ha deciso quindi di mettere a disposizione del pubblico i disegni, gli abiti, che hanno fatto la storia di quasi quaranta anni di successo, e, allo stesso tempo, di dare nuova vita a un immobile industriale dismesso in via Bergognone affinché diventi un centro espositivo di moda, design e arte. Lo spazio ospiterà, abbiamo già anticipato, la collezione permanente di abiti e disegni realizzati dallo stilista, ma sarà luogo anche di altre mostre di moda, arte, creatività e design, privilegiando le nuove generazioni di stilisti e designer. Previsti anche spazi dedicati alla formazione, alla ricerca, allo studio, all’approfondimento della storia della moda e del costume. Ada Lucia De Cesaris, vice sindaco di Milano con delega all’Urbanistica, è intervenuta sul nuovo spazio espositivo milanese, ideato in stretta collaborazione tra pubblico e privato in vista di una città sempre più europea e internazionale, ribadendo: "È doppiamente significativo che questo nuovo spazio per l’arte e la cultura contemporanee, aperto a milanesi e turisti, possa nascere dalla riqualificazione di un immobile industriale dismesso, in un quartiere decentrato oggetto di importanti trasformazioni urbanistiche”. L’assessore alla Cultura, Filippo Del Corno, riallacciandosi al nuovo spazio espositivo Armani, ha illustrato a grandi linee il processo di cambiamento in atto nella zona di via Tortona: "L’ex area industriale dell’Ansaldo si sta trasformando in un polo multiculturale importante e variegato. Qui, da una parte, sorgerà il bellissimo Museo delle culture progettato da David Chipperfield e, dall’altra, sorgerà il nuovo progetto 'Industria pubblica culturale’. In pochi metri si condenserà una proposta culturale eterogenea sia per i temi, moda, design, arte e cultura dei Paesi del mondo, eventi musicali e di intrattenimento, sia per il pubblico in quanto saranno attirati professionisti della moda e del design, turisti, studiosi d’arte, giovani, operatori dello spettacolo". La parola ora al maestro Armani: “È Milano la città dove ho scelto di vivere e di lavorare, che mi ha insegnato che si possono raggiungere i più difficili traguardi con l’impegno quotidiano. Ho sempre pensato che il mio lavoro in altre città sarebbe stato diverso e che difficilmente il mio stile sarebbe stato così fortemente italiano e nello stesso tempo internazionale. Per questo ho deciso di mettere a disposizione della mia città il frutto del mio lavoro, fatto non soltanto di abiti, ma anche di senso della materia ed esperienza. Ho ritenuto che potesse essere interessante per tutti. In particolare, per i giovani che si avvicinano numerosi alla moda e al design, e che in questo patrimonio potranno trovare ispirazione e spunti per dare vita a nuove idee e alle aziende del futuro. Quel futuro che bisogna imparare a costruire giorno per giorno. Sono lieto di avere trovato piena sintonia per questo progetto con il Comune e le istituzioni milanesi che hanno dimostrato sensibilità e attenzione verso un settore così importante per l’economia cittadina di oggi e di domani”.

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Piazza del Duomo Milano

Provenienza della fotografia shutterstock autore kavalenkava

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