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Le 5 architetture islamiche più rappresentative

Lo scorso venerdì 6 settembre sono stati proclamati a Lisbona i cinque vincitori dell’Aga Khan award for architecture, un evento triennale che ha compiuto 36 anni arrivando alla dodicesima edizione, in cui vengono premiate le architetture islamiche più rappresentative. Ecco i cinque progetti vincitori scelti tra venti partecipanti: la riqualificazione del bazar Tabriz (in Iran), [foto di apertura articolo] originario del X secolo e principale centro commerciale della città, ma ormai in degrado; il Centro Salam di cardiochirurgia di Khartoum (in Sudan), un ospedale con 63 posti letto e tre sale operatorie, progettato dallo studio veneziano TAMassociati; la riqualificazione del centro storico di Birzeit (in Palestina), un progetto che comprende una cinquantina di villaggi, facente parte di un piano generale per la riqualificazione del centro di Riwaq, progettato dal centro per l’architettura e la conservazione Ramallah, Palestina; il cimitero islamico di Altach (in Austria), progettato dallo studio austriaco Bernard Bader che si trova al centro di un paesaggio alpino, un semplice edificio rettilineo con sale di preghiera dalle pareti di cemento rosso traforate da motivi richiamananti i tradizionali schermi mashrabiya islamici, a cui segue una sequenza sfalsata di campi d’inumazione; il progetto infrastrutturale per Rabat e Salé (in Marocco), che rientra nel piano più vasto per il miglioramento dei collegamenti tra i due centri e comprende la realizzazione del ponte urbano Hassan, progettato dall’architetto parigino Marc Mimram.

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Provenienza della fotografia shutterstock autore wirestock

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