"È proprio in occasione di crisi economica che l’architettura deve dare speranza. Non è certo il momento di spese eccessive e di materiali costosi. In tempi di risorse limitate, abbiamo forse un’opportunità preziosa: quella di costruire qualcosa di cui noi possiamo davvero avere bisogno per la vita".
Con queste parole dedicate alla forma d'arte che l'architettura incarna in lui, Daniel Libeskind, mette in mostra 52 disegni, tra cui progetti, schizzi, acquerelli e idee innovative. Definito come l'archistar polacco, la Ermanno Tedeschi Gallery espone fino al 30 aprile nella città di Roma, il percorso creativo dell'architetto dagli anni '70-'80, legato ai progetti realizzati per la Polonia, gli Stati Uniti, la Germania e l'Inghilterra.
Una retrospettiva che si distacca decisamente dalla visione digitale e multimediale dell'architettura contemporanea, riportando il visitatore alle origini della progettualità attraverso il disegno, la concezione dello spazio artistico in un foglio. Il disegno come approccio fondamentale ad una forma d'arte assoluta come l'architettura, che incontra la filosofia, la musica e la pittura in un unico progetto. Uno sguardo intimo dietro la scena del progetto realizzato, una mostra che pone l'accento sulla poeticità dell'architettura, e sul processo creativo dell'architetto.
La mostra s'intitola "Never Say the Eye is Rigid: Architectural Drawing of Daniel Libeskind" in programma dall'11 marzo al 30 aprile 2013, in via del Portico d’Ottavia 7 a Roma.
Con queste parole dedicate alla forma d'arte che l'architettura incarna in lui, Daniel Libeskind, mette in mostra 52 disegni, tra cui progetti, schizzi, acquerelli e idee innovative. Definito come l'archistar polacco, la Ermanno Tedeschi Gallery espone fino al 30 aprile nella città di Roma, il percorso creativo dell'architetto dagli anni '70-'80, legato ai progetti realizzati per la Polonia, gli Stati Uniti, la Germania e l'Inghilterra.
Una retrospettiva che si distacca decisamente dalla visione digitale e multimediale dell'architettura contemporanea, riportando il visitatore alle origini della progettualità attraverso il disegno, la concezione dello spazio artistico in un foglio. Il disegno come approccio fondamentale ad una forma d'arte assoluta come l'architettura, che incontra la filosofia, la musica e la pittura in un unico progetto. Uno sguardo intimo dietro la scena del progetto realizzato, una mostra che pone l'accento sulla poeticità dell'architettura, e sul processo creativo dell'architetto.
La mostra s'intitola "Never Say the Eye is Rigid: Architectural Drawing of Daniel Libeskind" in programma dall'11 marzo al 30 aprile 2013, in via del Portico d’Ottavia 7 a Roma.
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