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Jean Nouvel, l’ufficio da abitare

Il tempo trascorso dentro l'ufficio è maggiore di quello che trascorriamo in casa, a cui dedichiamo mille attenzioni per appagare desideri e gusti a discapito dell'ambiente di lavoro, ripetitivo e impersonale. L'abitare uno spazio, è l'arte di sapersi confondere con gli elementi che altro non sono che mobili e soggetti di un attore che si muove comodamente tra loro. "Si abitano gli uffici come si abita la città", così la frase tratta dall'intervista dell'architetto francese, Jean Nouvel, presenta il “Progetto: ufficio da abitare”, una proposta che suggerisce alle aziende le soluzioni per arredare gli spazi lavorativi. All'interno dei Saloni, Salone Ufficio è organizzato da Cosmit, una biennale in contemporanea con Euroluce, in programma a Fiera Rho Milano dal 9 al 14 aprile, oltre al Salone Internazionale del Mobile, EuroCucina e il Salone Internazionale del Bagno (anni pari) e gli annuali Salone Internazionale del Complemento d'Arredo e SaloneSatellite. Un'area speciale del padiglione, dedicata alla ricerca di nuovi materiali e divisione degli spazi, soluzioni confortevoli, efficienti e rispettose dell’uomo che si confronta con gli altri all'interno del luogo di lavoro. L'ufficio è lo spazio di realizzazione di sé, di confronto, e di libertà, che alla maniera di Nouvel, controverte quella modalità di arredare gli uffici in modo ripetitivo con l'uso di spazi clonati, che indicano la mancanza di soggettività nella scelta di arredi, mobili, e luci. Un progetto che guarda al futuro dell'arredo lavorativo, l'ufficio fuori e dentro casa, è lo spazio di mobilità, convivialità, piacere, gioco, e di apertura tanto verso l’interno quanto verso l’esterno. Una rivoluzione culturale, che Nouvel mette in atto nella Parigi della fine anni '80 con il suo primo edificio per uffici, CLMBBDO, l'agenzia pubblicitaria in cui sviluppa i temi in contrasto con la standardizzazione degli uffici moderni. L'installazione posta al centro del Salone Ufficio, parte del progetto, è la sintesi del modello dell'architetto francese. Un monolito con quattro video ritratti, in cui un'artista, uno scrittore, un filosofo, un regista s'interrogano sul mondo del lavoro, che apre ad un percorso di cinque ambientazioni inedite, alternative all'ufficio moderno. Ambientazioni a misura d'uomo, riconversione di spazi classici arredati in chiave ultramoderna, attraverso la tecnica del cocooning, la gestione personale dello spazio lavorativo che sotto il profilo psicologico ricostruisce un spazio protetto. Strutture razionali, composte dall'uso di luci e accessori, pareti scorrevoli, dinamicità delle forme spaziali combinate in piani e scaffali che determinano paesaggi differenti con materiali naturali e sintetici. Un'occasione per parlare di un nuovo modo di arredare gli spazi aperti, capannoni in disuso, spazi combinati con l'uomo che si confonde e si realizza nello spazio quotidiano.

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