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I vincitori del Premio nazionale di architettura “Bar e ristoranti d’autore”

Cinque i vincitori del Premio nazionale di architettura "'Bar e ristoranti d'autore", promosso dall'Istituto Nazionale di Architettura - In/Arch, Gambero Rosso, la Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi Roma Tre, Artribune e Archilovers con il patrocinio di Host Milano, il Salone internazionale dell'ospitalità organizzato da Fiera di Milano. In tutto, i progetti candidati sono stati 229, suddivisi in 226 opere realizzate e 3 tesi di laurea. Obiettivo del Premio: promuovere il design e l'architettura di spazi destinati alla ristorazione, somministrazione e vendita al dettaglio di prodotti eno-gastronomici. La cerimonia di premiazione si svolgerà a Milano il prossimo 15 settembre in occasione di Homi, dove verranno consegnate le targhe del "Premio Nazionale di Architettura Bar e Ristoranti d'Autore" alle opere realizzate in Italia tra il 2008 e il 2013, che sono: Bancovino Gourmet shop & winery (a Roma); Decumanus Caffè (a Firenze); Mad Magazzini Donnafugata ristorante wine bar (a Ragusa); Porto Fluviale ristorante, pizzeria, caffetteria (a Roma); Princi Bakery (a Milano). Cinque sono state anche le menzioni speciali che sono andate a: Fud Bottega sicula (Catania); Le Café Vert Bar bistrot (Roma), Oleoteca a Seggiano (in Val d'Orcia, Grosseto); The Cube traveling restaurant (Milano); Vyta Santa Margherita (Milano). Leggiamo ora le motivazioni che hanno portato alla selezione dei progetti vincitori con le relative descrizioni dei locali, partendo da Bancovino, la vineria romana progettata da -scape architects: "Scelto per la capacità di trasformazione, questo locale molto piccolo, si configura come una scatola magica in grado di mutare dal giorno alla sera". Il locale, nell’elegante quartiere di Prati a Roma, "è l’espressione dell’esigenza nel mondo della ristorazione contemporanea di velocità, convivialità e flessibilità. Bancovino fa della sua piccola dimensione, appena 60mq, un valore: lo spazio raccolto conferisce all’ambiente una forte intimità. Un lungo bancone in acciaio è posizionato al centro dello spazio definendo l’area della preparazione e quella della degustazione. L’ambiente principale è avvolto da un rivestimento in legno e da una libreria in acciaio contenente vini e prodotti alimentari, veri protagonisti del locale. I pannelli in legno della libreria ruotano e diventano i tavoli del locale. Le varie dimensioni dei pannelli permettono numerose configurazioni in funzione delle esigenze quotidiane". Il caffè fiorentino Decumanus, progettato da Mimesi 62 Architetti associati, nasce dal presupposto culturale di trarre ispirazione dalla storia della città di Firenze. Queste le basi che hanno portato alla ricerca di una "spazialità interna volta a privilegiare, con i lunghi tavoli comuni e nell’intimità del giardino chiuso, le funzioni aggregative tipiche delle tabernae. L’esperienza avviene quindi all’interno di una scatola scenografica che, mutuando le trame formali proprio dalle lontane origini urbane, diventa sistema epidermico interiore e texture tridimensionale capace di esprimere, sfiorata dalla luce, il suo innato dramma materico". Nela locale predominano grandi lastre di pietra serena graffiate. Nei locali degli ex magazzini annessi al palazzo Donnafugata, nel centro storico di Ragusa Ibla, sito Unesco, è stato ricavato il Mad (Magazzini Donnafugata) progettato dallo studio di progettazione Archtrend e premiato "per la capacità di inserirsi in un contesto storico di eccezionale bellezza, raccontando e valorizzando gli usi diversi e stratificati del tempo". L'uso raffinato dei contrasti tra materiali antichi, nuovi e naturali, come il legno, il vetro, la lamiera grezza, il pavimento in cemento, danno al locale un'aria antica, memoria del passato, e nello stesso tempo contemporanea. A Roma il ristorante, pizzeria, caffetteria Porto Fluviale, un tempo ex magazzino nel cuore della prima area industriale di Roma del primo ‘900, l’Ostiense, è stato invece progettato da Roberto Liorni con Francesco Tumiati, Fabio Pecora, Vincenzo Di Siena, Priscilla Tozzi, Paola Trentavizi  e Francesca Pierucci. A loro il riconoscimento "per la capacità di reinterpretare in chiave contemporanea la trasformazione di un capannone industriale a tempio del cibo". Il concept del progetto è stato infatti quello di pensare a uno "spazio polivalente capace di accogliere la ricchezza dei prodotti del territorio, senza trascurare la socialità che ruota intorno al cibo". Antonio Citterio e Patricia Viel sono invece gli autori del progetto Princi Bakery a Milano, locale premiato "per la sua capacità di interpretare il nuovo concetto di panetteria metropolitana”. Lo spazio preciso e rigoroso, occupato da un lungo bancone e una grande vetrina che da sulla strada, "non lascia spazio a divagazioni".  

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Bottiglia di Vino

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