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Alluvione Lunigiana, via al bando per la ricostruzione del ponte di Stadano

Era il ponte più grande per i collegamenti tra quelli crollati con l'alluvione dell'ottobre 2011 che colpì la Lunigiana. Ma adesso per il ponte di Stadano sul Magra, ad Aulla, si apre di nuovo il futuro: sono infatti pronti il progetto esecutivo e il bando di gara europeo che affiderà i lavori per ricostruirlo. Lo stabilisce il decreto approvato in Giunta regionale che, fissando i termini per lo svolgimento della gara, stanzia 9 milioni e 750mila euro per la realizzazione dell'opera. Questo è il primo dei tre ponti crollati durante l'evento del 25 ottobre 2011 per il quale è in procinto di partire la gara di appalto, ma la Regione, insieme ai progettisti, ha lavorato parallelamente anche agli altri due ponti (Mulazzo e Castagnetoli), allo scopo di dare avvio alla gara di appalto anche per questi ponti nei prossimi mesi. Il ponte come sarà. Sarà un ponte sospeso nel quale la struttura che supporta il piano della strada è sospesa con un sistema di funi, lungo 195 metri con campata centrale di 139 metri e due laterali di 16 metri l'una e 40 metri l'altra, completato da un viadotto di accesso in riva destra per un totale di 294 metri. I progettisti, gli ingegneri Mario De Miranda e Elena Gnecchi Ruscone, dello studio De Miranda Associati di Milano, e gli architetti dello Studio Architetti Associati Cecilia Ricci e Pierantonio Val di Conegliano (TV), rispondendo alle richieste del bando di gara che chiedeva di impegnarsi su tutti e tre i ponti crollati (anche Mulazzo e Castagnetoli) hanno scelto come denominatore comune soluzioni progettuali simili, pensate per garantire una migliore sicurezza idraulica, aumentare la sicurezza degli utenti e la protezione dei pedoni. Ma anche tali da ben integrarsi nel contesto ambientale e paesaggistico ed essere rapide e efficaci. La tecnologia utilizzata permetterà infatti di prefabbricare gran parte dei pezzi altrove per poi assemblarli in loco. Il bando. La gara d'appalto sarà aggiudicata con il criterio del prezzo più basso rispetto all'importo complessivo dei lavori e vedrà l'utilizzo della procedura telematica. Le offerte dovranno pervenire entro 52 giorni dalla data di trasmissione del bando alla Gazzetta Ufficiale Europea. Il bando verrà pubblicato anche sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, sul sito della Regione Toscana, sul sito informatico presso l'Osservatorio regionale, sul BURT e sul sito www.e.toscana.it/start. Da sapere. Il ponte sospeso, antico e moderno, è stato una delle prime tipologie di attraversamento messa in piedi dall'uomo che, per superare un varco, utilizzava il sistema delle funi ancorate alle sue estremità. Al tempo stesso, è assolutamente moderna, in quanto rappresenta la tipologia che consente di realizzare le opere di maggior dimensione fino ad oggi costruite dall'uomo, si pensi ai 1624 metri di ponte in Danimarca o ai 1991 metri in Giappone: tutti ponti sospesi. Proprio la tipologia del ponte sospeso in Toscana venne applicata a partire dal 1833 in vari ponti. Il primo fu progettato da Alessandro Manetti, nel 1833. Era il ponte Leopoldo II a Poggio a Caiano sull'Ombrone pistoiese, il primo realizzato in Italia con il metodo delle funi sospese, di cui oggi restano solo i piloni in pietra dopo che Seconda guerra mondiale distrusse il resto. Carlo Reishammer, nel 1844 disegnò un ponte sospeso "a canapi di filo di ferro" sull'Ombrone maremmano di cui ci restano i disegni nell'Archivio di Stato di Firenze. I fratelli Seguin tra il 1835 e 1837 a Firenze realizzarono i ponti al posto degli attuali Ponte di San Niccolò ("San Ferdinando") e del Ponte alla Vittoria ("San Leopoldo").

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