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40 anni di compagnia e di soluzioni da cercare. Tanti auguri cubo di Rubik!

Ah, il cubo di Rubik! Chi non ci ha mai giocato? Tutti almeno una volta. C'è chi ci prova da una vita, chi gli è bastato cinque minuti. 54 quadratini colorati che hanno fatto impazzire ma anche tenuto compagnia nei lunghi pomeriggi del dopo scuola. Gira una colonna, trova un colore e quando tutto sembra fatto capovolgi il cubo e scopri che... bisogna ricominciare da capo! Di nuovo, per l'ennesima volta. Inventato da Erno Rubik nel 1974, architetto e professore ungherese, uno dei giochi più venduti del mondo è ancora giovane e attuale. Ha il fascino del classico e la struttura inossidabile degli evergreen. Non c'è app o tecnologia che tenga e il fenomeno del vintage lo ha riposizionato dove merita, nelle vetrine dei negozi di giocattoli. In prima fila. Gioco democratico, economico e paritario: una esplosione di colori in un quadrato la cui base entra in un palmo di mano. Chi c'è riuscito a trovare la chiave magica ha spesso esultato per la disperazione del compagno di banco che ancora oggi non capisce la ragione del "perché non ci sono mai riuscito!". Una mostra al Liberty Science Center di Jersey City ne celebra l'anniversario anche se immagianiamo che la soddisfazione per il proprio inventore è sapere che ci sono ancora milioni di ragazzi impegnati a ruotare questo piccolo mito. Di certo superare il record attuale di risoluzione dell'enigma, fermo a 5,5 secondi, non sarà facile. Volete provarci? Dovete trovare la combinazione giusta tra le 43.252.003.274.489.856.000 a disposizione...Buona fortuna!

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Cubo di Rubick

Provenienza della fotografia freepik

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